Protesi Monocompartimentale

Il Ginocchio può essere diviso in tre compartimenti unici in forma e funzione.
- Comparto Mediale (rosso)
- Comparto Laterale (blu)
- Comparto anteriore o femoro-rotuleo (giallo)
L’artroprotesi Monocompartimentale Mediale trova indicazione quando l’artrosi, l’osteonecrosi, o gli esiti di un evento fratturativo, hanno interessato il compartimento mediale e non gli altri due.




È sconsigliata in pazienti obesi Artrititici con deviazionimarcate(>15°), ginocchio rigido o flesso, lesioni dei crociati.
Vantaggi:
E’ un intervento meno invasivo con un accesso chirurgico ridotto. Il recupero è più rapido e la sensazione avvertita dal paziente è quella di avere un ginocchio identico a quello sano.
Permette di conservare gli atri due compartimenti del ginocchio, ma soprattutto di preservare il crociato anteriore e posteriore essenziali nella stabilità dello stesso. È una protesi di rivestimento, ovvero una protesi che rispetto le totali, necessita per essere impiantata, della rimozione della cartilagine degenerata e di poco o nulla osso. Essendo una artroprotesi è composta da una componente femorale, una tibiale e un menisco. Quest’ultimo può essere fisso o mobile a seconda dell’impianto scelto. Il vantaggio di avere un inserto mobile, come nella protesi totale, è di ridurre l’usura protesica e di avere un inserto più performante con le componenti femorali e tibiali.
Svantaggi: richiede una capacità chirurgica più elevata e rispetto la totale, non consente minimi errori di posizionamento. Per questo tipo di impianto non vi sono controindicazioni nello sport.
Metodi di fissazione:
- Press-fit
- Cementazione
Press-fit
Metodica secondo la quale, le componenti protesiche (tibiale e femorale)sono rivestite da materiale poroso (idrossiapatite) che ha la funzione di far integrare la protesi con l’osso (osteoinduttività e osteoconduttività) senza l’utilizzo della cementazione. Attualmente questa metodica è poco utilizzata, poiché studi condotti mostrano una mobilizzazione delle componenti protesiche e una sopravvivenza inferiore rispetto le cementate.
